pinoli

Frittelle di castagne


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Le frittelle di castagne sono un dolce rustico, tipico della stagione autunnale. Ottime per chi non ama i dolci cremosi e troppo zuccherati.

 

Ingredienti (30-35 frittelle):

  • 400g di farina di castagne
  • 500ml di acqua calda
  • mezzo cucchiaino di lievito in polvere per dolci
  • 100g di uvetta
  • 60g di pinoli
  • 1 grande pizzico di sale
  • zucchero a velo q.b.
  • olio di arachide q.b.

 

Procedimento:

Setacciate la farina di castagne ed aggiungete l’acqua calda in cui avrete disciolto il sale ed il lievito. Mescolate sino ad ottenere una crema densa e fluida.

Nel frattempo mettete in ammollo l’uvetta per una decina di minuti. Scolate ed asciugate l’uvetta, dopodichè aggiungetela alla crema di castagne. Unite anche i pinoli ed amalgamate bene tutti gli ingredienti.

In una padella antiaderente, mettete poco olio di arachide (meno di mezzo cm) e fatelo scaldare. Quando sarà caldo (controllate che si a temperatura mettendo un pochino di impasto), mettete 4-5 cucchiaiate di impasto e fatele friggere a fuoco dolce fino a doratura di entrambi i lati.

Una volta cotte, fatele asciugare e servitele spolverizzate di zucchero a velo (oppure miele).

 

Consiglio:

Potete anche cuocerle in forno a 200° oppure sulla piastra per crepes, ovviamente il risultato non sarà lo stesso! Ma quando la linea chiama…

 

Buon appetito!!

Coniglio alla ligure


Coniglio alla ligure

Il coniglio alla ligure è un piatto della mia tradizione, preparato principalmente nel savonese. E’ molto semplice da fare ma molto saporito grazie ai pinoli ed alle olive, rigorosamente taggiasche, che esaltano il gusto della carne di coniglio.

Ingredienti (5-6 persone):

  • 1,5 kg di carne di coniglio
  • 3 foglie di alloro
  • 1 scalogno
  • brodo di carne q.b.
  • olive taggiasche q.b.
  • pinoli q.b.
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • maggiorana q.b.
  • sale q.b.
  • 1 rametto rosmarino

Procedimento:

Tagliate il coniglio a bocconcini e rimuovete, se presenti, la testa e le interiora.

In una padella molto capiente mettete un filo d’olio e fateci rosolare lo scalogno, dopodichè aggiungete i pezzetti di coniglio e rosolateli su tutti i lati. Aggiungete l’alloro, la maggiorana ed il rosmarino tritato e fate cuocere fino a quando il coniglio non sarà “colorato”.

Aggiungete un bicchiere di vino rosso e lasciatelo sfumare completamente. Unite abbondanti olive taggiasche (meglio se denocciolate) e 2 manciate di pinoli.

Amalgamate bene gli ingredienti, coprite la padella con il coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso per 1 ora e un quarto, aggiungendo mestolate di brodo caldo di tanto in tanto.

Alla fine della cottura il coniglio dovrà risultare tenero, tanto da staccarsi dalle ossa.

Consiglio:

In alcune varianti, viene arricchito con un cucchiaio di miele; io lo proferisco nel modo tradizionale ma potete provare.

Buon appetito!!

Spinaci alla romana


spinaci romana

Gli spinaci alla romana sono un tipico contorno laziale, che potrete trovare su tutte le tavole della zona sud di Roma, per esempio Genzano.

Sono dei semplici spinaci al burro, ma arricchiti dal sapore forte dei pinoli e dalla dolcezza dell’uvetta.

Ingredienti (4 persone circa):

  • 1kg di spinaci freschi
  • 100g di pinoli
  • 100g di burro
  • 80g di uvetta
  • sale q.b.

Procedimento:

Mettete in ammollo l’uvetta, in una ciotola con acqua tiepida, per circa mezz’ora e lavate gli spinaci sotto acqua fresca corrente.

Fate sciogliere il burro in una padella antiaderente ed aggiungete gli spinaci, ben scolati ed asciutti. Aggiungete un pizzico di sale e lasciate appassire gli spinaci a fuoco moderato per qualche minuto, col coperchio in modo che il vapore completi la cottura.

Scolate e strizzate l’uvetta; unitela agli spinaci, aggiungete anche i pinoli. Mescolate bene per un paio di minuti, in modo che gli spinaci si insaporiscano per bene. Serviteli ben caldi, come accompagnamento per vari piatti di carne.

Consiglio:

Se non vi piace l’uvetta, potete sostituirla con delle olive taggiasche denocciolate. Ovviamente in questo caso non sarà più l’originale alla romana.

Buon appetito!!

Pesto alla genovese


Pesto-alla-genovese

Sono ligure e non potevo non presentarvi la ricetta ufficiale del pesto.

In tutte le famiglie liguri si prepara il pesto ed ognuna apporta delle piccole modifiche, seguendo gli insegnamenti dei propri antenati; ma io oggi vi presento quella ufficiale, offerta dal “Consorzio del pesto genovese”.

Inoltre lo useremo per condire le trenette (o linguine), ma se volete potete usare delle trofie oppure qualsiasi altro tipo di pasta voi abbiate (anche gnocchi vanno bene).

Ingredienti (per 600g di pasta):

  • 50g di basilico a foglia piccola
  • mezzo bicchiere d’olio extravergine d’oliva
  • 6 cucchiai di parmigiano reggiano
  • 2 cucchiai di pecorino sardo
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • sale grosso q.b.
  • 600g di trenette (linguine)

Procedimento:

L’ideale per la preparazione del pesto, sarebbe avere un mortaio di marmo ed un pestello di legno ma, in gran parte delle famiglie, non sono presenti quindi, se non lo avete, usate pure un mixer (ma il risultato sarà più cremoso).

Lavate in acqua fredda le foglie del basilico (il caldo e l’ossidazione rendono le foglie nere, quindi lavoratele nel minor tempo possibile) e lasciatele asciugare (bene altrimenti le goccioline d’acqua possono annerire il peso); dopodichè mettete nel mortaio, o nel mixer, lo spicchio d’aglio ed il sale.

Non appena sarà tritato, aggiungete le foglie di basilico (con il mortaio dovrete pestarle facendo un movimento rotatorio, delicato e prolungato) e tritatele; continuate così fino a quando dalle foglie di basilico non uscirà un liquido verde brillante. A questo punto, aggiungete i pinoli ed amalgamateli alla salsa. Aggiungete poco alla volta i formaggi ed infine l’olio extravergine d’oliva a filo (consigliato un olio dal gusto delicato), mescolando sempre con il pestello (oppure facendo andare le lame del mixer). Amalgamate bene tutti gli ingredienti sino ad ottenere una salsa omogenea. Tutti questi procedimenti dovranno essere svolti a temperatura ambiente e nel minor tempo possibile, per evitare che il pesto diventi nero.

Mentre preparate il pesto, fate bollire abbondante acqua salata e cuocete le trenette. Dopodichè scolatele, conditele con abbondante pesto e decoratele con una fogliolina di basilico.

Consigli:

Se utilizzate il mixer, mettete la lama e la tazza nel frigo, in modo che tenga le foglie fresche anche durante la lavorazione ed usatelo a velocità bassa e non a lungo.

Una volta pronto, per la conservazione, potete tenerlo in un contenitore ermetico, coperto da uno strato d’olio che rallenterà l’ossidazione. In caso di annerimento del pesto, il gusto non sarà alterato ma il colpo d’occhio sarà molto diverso.

Alcune famiglie genovesi, hanno l’abitudine di mettere nel piatto, oltre alla pasta col pesto, patate lesse a pezzetti e fagiolini dicendo che il vero pesto si mangia così; io personalmente preferisco mangiare pasta al pesto in un piatto e magari dopo, come secondo leggero, un piatto di patate lesse e fagiolini.

Buon appetito!!